... e il burro, la farina, il latte, il lievito.
Nota bene
Il testo che segue l'ho scritto il 7 giugno 2009.
Facciamo un po' di amarcord.
Quando scrivevo che le
torte "sono venute una figata" ci credevo sul serio.
Adesso, ovviamente, mi sembrano banali e mediocri (meno di mediocre cosa c'è?) ma all'epoca ne ero particolarmente fiera.
Quindi non una parola sull'argomento, compatitemi in silenzio.
Ah.. mi scuso sin d'ora per il linguaggio colorito.
Mi sono ricordata di questo post leggendo
Alex che parlava di Muffin.
Non per vantarmi, ma i Muffin... quelli sì mi vengono una figata!
Tutto è iniziato quel dì.
(Rileggerò queste parole tra quattro anni e mi vergognerò profondamente di quanto ho scritto).
§§§
Prologo. Metà aprile mia sorella ci invita a casa "sua" (l'appartamento è mio, ma da quando mi sono sposata ci abita lei).
Cena in occasione del "lancio" della nuova campagna pubblicitaria sulla quale sta lavorando.
Io che sono tutta presa dai miei esperimenti con il marshmallow fondant dico:
Ti faccio una torta tutta decorata!! (fino ad ora ne ho fatte due, con risultati soddisfacenti.
Ma che cazzo dico?! Sono venute una figata!).
Lei: nonononononono... che non va bene. Non ci sta. Non è in tema con la serata.
Io: ...
Lei: ...
(wind, commossa, ringrazia)
Io: cosa vuol dire che non è in tema? E' un dolce. Si mangia.
Lei: nonononono... non va bene, perché siamo in piedi, siamo tanti, è una cosa "rustica".
Io: rustica?
Lei: ho fatto anche la frittata. Anzi, passa tu a prenderla dalla mamma prima di venire qua.
(della serie "ho fatto")
Io: cosa faccio allora?
Lei: bho...
(Mi viene in mente che tempo fa ho preso una teglia da muffin, da dodici.
Non so nemmeno perché, non li ho mai fatti)
Io: magari provo a fare i muffin (sottovoce).
Lei: SISISISISISI!!! Fai i muffin!!
Ciao!
Io: Ciao.
Nota. Le telefonate con mia sorella sono sempre così. Di solito ci parliamo a spizzichi mentre stiamo facendo tutt'altro. Siamo distratte dagli altri avvenimenti della vita.
Poi di solito arriva mia madre che, fatalmente, sente una di noi due al telefono subito dopo e riporta all'altra delle informazioni completamente diverse da quelle che credevamo di aver capito.
Questo ha generato non pochi equivoci che per essere risolti richiedono un secondo giro di telefonate (comprerò delle azioni della wind).
Fatta la premessa dovremmo aver imparato a prestare più attenzione a quello che ci diciamo al telefono. Invece no.
Torniamo ai muffin. Anzi... alla ricerca della ricetta dei muffin.
Ho quintali di libri di cucina a casa, ma mi ritrovo ad utilizzare sempre google.
Digito "Muffin" ed il primo risultato che appare è l'american muffin del sito
Giallo Zafferano.
Leggo gli ingredienti. A parte il bicarbonato ho tutto.
La ricetta è semplicissima e non si può sbagliare nemmeno volendo.
Seguo alla lettera dosi e procedimento con l'unica differenza che a me di muffin ne vengono fuori 24 e non 12 (ho gli stampi piccini, evidentemente).
Non si sporca in giro e con due ciotole alla fine me la cavo. Bella 'sta ricetta!
In conclusione ne faccio 48. Uno lo assaggio, metà io e metà Luigi. Oserei dire PERFETTO.
Anzi, lo dico proprio! Perfetto. Senza timore di smentita!
(Il bicarbonato non è indispensabile).
Una spolverizzata di zucchero a velo e arriviamo al punto dolente.
Dove si mettono 47 muffin?
All'improvviso mi appare nitida la scena di Bree Van De Kamp con il suo cesto di dolcetti... oppure Charlotte che va a scusarsi con Samantha, dopo averle detto che la sua vagina è inclusa negli itinerari di New York, con un cesto di muffin.
Ho capito due cose:
1) guardo troppa televisione
2) mi serve un cesto!
Ed io lo ho!!
Lo ho il cesto. Una figata di cesto per di più. Bello alto, a cilindro, non uno di quei soliti cestini insulsi. Un cesto vero! "Il Cesto"!
Cerco della cotonina per rivestirlo ma non è il massimo, la fisso ai bordi. Sarà una cosa temporanea. Giusto per stasera.
Lo riempio di muffin. E' uno spettacolo.
Andiamo a prelevare la frittata (lascio in pegno un muffin alla mamma) e ci avviamo con i nostri 46 muffin nel Cesto.
Fortuna che non ho altre tappe.
Cena, chiacchiere, dvd e muffin.
Successone.
Epilogo.
Ecco... ora faccio muffin su commissione.
Ogni evento "mondano" che vede coinvolta la mia famiglia pare richiedere prepotentemente la presenza dei muffin.
Ho cominciato a provare anche altri ingredienti per gustose varianti (le goccioline di cioccolato fondente, le mandorle tritate, la vaniglia).
Ho comprato anche delle teglie con formati diversi.
La scorsa settimana ho preso della cotonina a quadretti vichy rossi e bianchi, per rivestire "Il Cesto". Il rivestimento doveva essere però removibile, per poterlo lavare, ovvio.
Il Cesto (sempre lui): eccolo oggi pronto a partire in trasferta.
Unico neo della situazione.... dover sempre dire:
"Ah, scusa. Il cesto me lo riporto a casa. Sai, ho solo quello!".
§§
Epilogo dell'epilogo.
Oggi ho quattro teglie da Muffin da 12.
Due teglie da Mini-muffin da 24.
Due teglie da Muffin a funghetto.
Due teglie da Mega-muffin.
Dite che sono sufficienti?
Li lascio "al naturale" con la forma classica?
Anche in versione mignon...
... o li faccio a Funghetto?
Li ricopro con la crema di burro... (circa 14.053 kcalorie per ettogrammo di prodotto)?
oppure con altre creme all'assurdo gusto di bubble gum?
Comunque sia... sono sempre una figata!
Quasi dimenticavo... mi sono organizzata.
Quando vado in visita con i Muffin compro un cesto che poi regalo.
Il Cesto iniziale è sempre qui con me.
Si, lo so. Il rivestimento l'ho confezionato malamente. Il bordo doveva essere tagliato in sbieco. Rimedierò!
§§§
Con questo post partecipo al Linky Party # 54 di
Alex