A mostrarvelo mi vergogno, davvero, ma questo sarebbe il bigliettino che ho confezionato per il compleanno di mia sorella (abbiamo festeggiato il 12 luglio. AUGURI!).
Mi sono ispirata a questo
pin e ho copiato (a mano libera, e si vede) il disegno... mettendoci del mio. Poi con i pastelli e i pennarelli di Edoardo l'ho colorato e grazie a qualche goccina di vinavil ho fissato le paillettes a forma di stella e di fiorellino. E un bordino peluccoso.
E avrei anche potuto fermarmi qui.
Invece no! Ci ho messo della passamaneria rosa.
Questo è l'interno (manca il messaggio di auguri).
La parte centrale è una taschina.
Orbene.
Ho capito che per me lo scrap è "vorrei ma non posso" quindi è meglio che rimanga sul cucito dove per lo meno faccio delle figure dignitose (a mio avviso, ma siete libere di smentirmi così poi mi dedico solo e soltanto a raccogliere i francobolli).
No, sul serio.
Pensavo di avere fatto qualcosa di discreto, fino a che ho visto le
card di Valentina aka
Bolilla e quasi mi sono messa a piangere; siccome sono senza vergogna vi ho mostrato la mia. Prendete atto del coraggio!
E non solo, con questa... ehm... "cosa", ho pure la faccia di tolla di partecipare a "Un pin al mese" di luglio!
Chiara, ma sei o non sei contenta?
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Lo avevate letto il post che Pamela di
Sweet hugs ha dedicato al blog nei fumetti?
Se ve lo siete perso lo trovate
qui. E come potevo io, che sono una Disney addicted, non correre in edicola a prendere
Paperino Mese di Luglio?
Infatti non potevo e appena a casa ho letto avidamente la storia.
Carina in se, ma la cosa più buffa è proprio la rappresentazione del Paperino blogger.
Mi ha fatto morire dal ridere.
E anche Paperina ha un blog! Si chiama "Ricette con il fiocco" che, tra parentesi, mi pare sia un nome molto azzeccato per una unione tra cucina e craft.
Da una rapida ricerca mi pare che sia libero.
Io ve la butto là. Pensateci su.
§§§
Sabato 19 ho avuto la mia iniziazione con Bollywood. Ho visto il mio primo film hindi.
Lo davano su Rai Movie e si intitola
Knock Out.
Ora voi direte... eeeeh, che interessante, ma che beeeello. Adesso che ce lo hai detto affrontiamo la giornata con più consapevolezza.
Ecco, è vero, la notizia in se non ha niente di particolarmente significativo, non fosse altro che:
- io di solito alle 22.15 sono a leggere ben due libretti a Edoardo (ora siamo in piena fase Pimpa);
- Edoardo, che senza noi tutti (due) non ne vuole sapere di dormire, è salito con il papà senza battere ciglio;
- tutto sembrava favorire la visione del primo film che mi gustavo dopo mesi e mesi (in prima serata);
- mi sono lasciata prendere dalla trama;
- il film doveva finire alle 23.20;
- alle 23.00 questo digitale terrestre del piffero mi ha salutata. Nessun segnale.
Ne è seguito un frenetico ripristino delle impostazioni di fabbrica con lo scopo di recuperare qualcosa e con il timore che quel qualcosa potessero essere solo i titoli di coda.
Timore scongiurato.
Visto zero. Segnale assente.
La domenica mattina, appena Luigi e Edoardo hanno messo il naso fuori dalla porta, grazie a Youtube ho beccato un sito stranissimo (e non so nemmeno quanto legale, quindi non lo linko) che mi ha permesso di vedere la fine del film... in lingua originale.
Secondo voi sono nella norma o mi devo far vedere da uno bravo?
Ma soprattutto, volete che ve lo racconti il film?
***
Mi sto seriamente preoccupando del fatto che ultimamente sono davvero troppo troppo distratta. Sarà il caldo, ma io ho paura che sia quella sindrome che si chiama "età che avanza" perché poco c'è da gioire se qualche test mi riporta ad una età biologica più bassa (tipo, la Wii mi dà 25 anni e io gliene sono eternamente grata) qui si iniziano inequivocabilmente ad avvertire i primi segni del decadimento.
Esempio.
Avevamo finito il caffè (ecco, se può essere accettabile finire lo zucchero, che usa solo mio marito e non mi avverte quando apre l'ultimo pacchetto, finire il caffè è una cosa assolutamente inconcepibile a mio avviso. Ancora non me lo spiego e già questo di per sè è un primo segnale).
Sono andata al
supermercato tre volte per prendere quattro cose e una di queste era il
caffè.
Sono riuscita ad uscirne sempre senza. Vedete? Ecco la conferma: le liste sono
essenziali per la sopravvivenza.
Un
giorno, mentre ero da Eurospin a prendere degli affari per appendere
le biciclette (di certo avranno un loro nome, ma lo ignoro), l'ho visto e ci ho provato: ho preso un certo caffè Don
Jerez 100% arabica che leggo essere prodotto da Pellini.
Io non uso di solito Pellini, ma mi fido.
Mio marito dice "tanto sono tutti uguali".
NON E' VERO.
Sapevatelo!
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Il punto che precede è strettamente collegato a quello che segue.
Tenetene conto come circostanza attenuante.
°°°
Forse non tutti sanno che...
mi sono aggiudicata il
libro viaggiante ed è regolarmente arrivato a casa mia il 16 luglio (grazie Glen).
Ecco, forse tutti si domanderanno qualcuno si domanderà perché non ne ho ancora parlato.
Bon, mettiamola così.
Mentre stavo leggendo (la prima ventina di pagine) sono stata richiamata a faccende ad alto grado di urgenza mammesca da Edoardo, ho riposto diligentemente il libro in un "luogo sicuro", ma così sicuro da non trovarlo più.
Tipo che un minuto prima lo hai in mano e un'ora dopo ti ritrovi a guardare sopra, sotto e di fianco al divano, pensando addirittura di sfoderarlo. Cosa assai ardua dal momento che lo stesso non è sfoderabile.
Come è breve per un libro il passaggio da viaggiante a fuggiasco (*). La caccia è durata giorni e ancora sta continuando.
Mentre io mi arrabatto alla disperata ricerca mio marito, che ormai mi conosce e sopporta amorevolmente da anni, minimizza dicendo che "tanto è per forza dentro casa. Dove vuoi che vada?".
Si, ma un punto è se è dentro casa sullo scaffale, un altro se è sotto la doccia.
Accertato che non si trova ne' sullo scaffale ne' sotto la doccia (ed è una gran bella cosa) vi assicuro che non appena smetterò di cercarlo zomperà fuori e farà marameo ma, nel frattempo, se me lo permettete, io libero un altro romanzo perché parto per le vacanze e mi secca farvi aspettare interrompendo la catena.
In ogni caso appena ritrovato (e letto) "
Le avventure di una Kitty addicted" dedicherò un post anche a lui con contestuale liberazione; anche perché vi devo assolutamente mostrare il segnalibro fantastico che ha realizzato Glen (fuggiasco per ora pure lui. Almeno si fanno compagnia).
Chiedo umilmente perdono dell'accaduto, soprattutto a
Rita che ha ideato questa bella iniziativa.
Scusami Rita, sono una cialtrona. Aggiorno la catena appena lo acchiappo.
E visto che, appunto, tra qualche giorno partiamo per i monti non sarò molto presente perché ho da fare un po' di pulizie, preparare le valige e sottopormi (e sottoporre Edoardo) a tutte quelle visite mediche di routine che ho concentrato prima della partenza.
Tranquille che il tempo di accordarmi con la prima che lascerà un commento in questo post lo trovo!
Ah, si... quasi dimenticavo (che vi dicevo? L'età!) il libro in questione è:
La compagna di scuola di Madeleine Wickham (meglio nota come Sophie Kinsella).
L'edizione è in brossura.
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Comunicazione di servizio.
Io non sono in Google + (e non ho nemmeno capito a cosa serva) e incontro due difficoltà in questo senso:
- dal commento che mi lasciate non riesco a trovare subito il link del blog, specie se è registrato con un nome diverso rispetto a chi si firma. Ragazze, nell'intestazione potete metterlo? Ho visto che qualcuna lo fa ed è moooolto più comodo. Grazie.
- a volte, nonostante riesca a trovare il blog mi è impossibile lasciare dei commenti. Non so come mai, ma questo mi dispiace.
§§*§§
Buone vacanze a tutte voi donne!
Per chi parte e per chi resta. Divertitevi, riposatevi e fate comunque quello che più vi piace!
Ogni tanto ci proverò a collegarmi con lo smartcoso, sennò, con chi avrà la bontà di seguirmi, ci si rivede il 12 agosto.
Mi piacerebbe pensarmi in vacanza così
ma mi vedo più colà.
(*) preferisco credere che si stia nascondendo e non ammettere di averlo perduto in soggiorno.