In ogni modo è sempre e comunque l'ultima.
Colgo l'occasione per mostrarvi anche qualche foglia del Raboso (pampino), che in questa stagione ha dei colori a dir poco straordinari.
Raccogliendo a mano capita sovente che alcuni grappoli vengano dimenticati perché nascosti tra le foglie.
Altri grappolini invece al momento della vendemmia non sono ancora maturi, ma lo diventano quando (inesorabile) passo io all'inizio di novembre!
Tranquille che ne raccolgo pochini. Il resto lo lascio per gli uccellini.
Per la cena della Vendemmia ho voluto preparare la Torta all'Uva che avevo visto da Anna - La valigia della bisnonna.
Come mi insegna Chiara, è opportuno fare la prova generale e quindi il venerdì mi sono cimentata non solo con la raccolta dei grappoli ma anche con la confezione di queste tortine usando metà dell'impasto consigliato da Anna.
La mia variante in questo caso è stata la sostituzione dell'uva Fragola con l'uva Raboso, appunto.
Non sono riuscita a schiacciare bene gli acini all'interno (anche per le dimensioni degli stampini) e quindi sono rimasti troppo in superficie.
La ricetta è molto semplice, la parte più
Faccio assaggiare la "Torta Prova" a Luigi che gradisce (vi ricordo che non posso mangiare dolci. Accidenti a me, è difficile regolarsi senza poter assaggiare niente).
In pratica è una focaccia, non molto dolce e adatta per l'occasione. Quindi ho il suo benestare.
Arriviamo al sabato e mentre sto preparando l'impasto mi accorgo che un pacco di farina appena acquistato è pieno di camole. Argh!!
Butto via tutto e scopro che non mi basta la farina doppio zero (l'impasto che il giorno prima avevo dimezzato il giorno dopo l'ho raddoppiato per farci due torte).
Non avevo voglia di uscire di nuovo (mi era bastata la sortita a caccia di Peppa Pig!) e quindi ho aggiunto la fecola.
L'impasto era così più morbidino e gli acini si sono inglobati subito all'interno; l'effetto del Raboso, una volta cotto il dolce, è quello di avere dato un colore talmente cupo da essere quasi nero.
Visto che le torte erano due ne ho tagliata una fetta per capire se l'interno fosse cotto a puntino... e poi l'ho ricomposta.
Lo zucchero a velo ha mascherato il misfatto e nessuno l'ha notato (anche perché sporzionavo su di un tavolo di servizio, non essendo scenografica come quella dello scorso anno non sentiva la necessità di stare in centro tavola).
Non ho potuto assaggiare nemmeno questa e quindi non lo so quale sia la versione migliore.
Luigi mi dice che la seconda risultava più soffice, mia sorella e mia madre mi dicono che era buona ma un po' asciutta e che ci avrei dovuto mettere una salsina (ad onor del vero l'avevo anche pensato, ma non ho avuto il tempo di farla e soprattuto di capire che tipo di salsa abbinare ad un gusto che non conosco).
Sta di fatto che nessuno l'ha lasciata sul piatto e credo che questo significhi che era buona!
Tanto mi basta!
Grazie Anna!
E questo è il mio pin del mese di novembre
con il quale partecipo con sommo piacere alla
raccolta di Chiara!
°§§°
**§§**
E partecipo inoltre a:
Sembra di sentire il profumo delle torte...
RispondiEliminaIl profumo è l'unica cosa che mi sono goduta!
EliminaA parte la neanche tanto velata presa in giro quando mi citi a metà testo, apprezzo e approvo la tua arte culinaria, e i tuoi abili trucchi da nonna Papera :-)
RispondiEliminaMa quale presa in giro... mi hai dato una grande idea!
EliminaDi solito per me è buona la prima, ma almeno assaggio l'impasto!
Deve essere buonissima, la proverò anche se in versione gluten free.
RispondiEliminaCiao
Norma
Fammi sapere (il merito va ad Anna, però ^^)
EliminaPreparare senza assaggiare effettivamente non è facile, ma se non è avanzata nemmeno una fetta non credo sia stato per farti un piacere! Segno ricetta e ringrazio anche io Anna, anche se io proverò con l'uva fragola, l'ultimissima che resiste stoica in frigo! Un abbraccio! Daniela
RispondiEliminaps. i colori dei soggetti, naturali e non, sono bellissimi! D.
EliminaUna mia collega mi aveva portato dell'uva fragola.. ma qualche giorno prima e nel frattempo si è guastata.
EliminaGrazie Daniela, in realtà la foto non rende loro giustizia.
Francamente sono rimasta delusa quando le ho scaricate.
Pazienza, è già tanto avere quel pochino di luce naturale.
in tutto questo... io non sarei proprio riuscita a resistere all'assaggio!
RispondiEliminaE' dura, ma non mollo!
EliminaBè potresti ance partecipare al nostro ruba la ricetta con questo post! Che meraviglia quell'uva!!!
RispondiEliminaGrazie Silvia... dici?
EliminaOra mi leggo come funziona ^^
Ma che belle che ti sono venute!!! Brava brava!!
RispondiEliminaGrazie a te per avermi citata e per avermi fatto conoscere il Raboso: mi sembra quasi di sentirne il profumo solo a guardar le foto!
un abbraccio
Eh sai, qui solo uva da far vino. Niente uva da tavola ^^
EliminaE per citare Mauro Corona a proposito del Raboso:
"Vino duro, denso, quasi oleoso, scuro, vino di ciòche, ma onesto, semplice, un vero amico. Il nonno e Piuto, certe sere, prendevano sbronze memorabili."
Fantastica!
RispondiEliminaSai che anche a me è successo da poco di trovare delle camole nella farina?!? Purtroppo però ho dovuto rimandare la mia ricetta :( perché non avevo più farina e nemmeno la fecola (tra l'altro se anche l'avessi avuta non mi sarebbe venuto in mente di utilizzarla!)
C'è un premio per te sul mio blog!
A presto
Sabry Orecchini e gioielli
Grazie mille Sabry, passo subito ^^
Elimina(è stato davvero fastidioso. Un pacco nuovo, comprato da pochissimo buttato nel compost... che nervi!).
Avevo visto questo dolce squisito, autunnale, già ieri quando ero passata da te, ma non ho fatto in tempo a lasciarti un messaggio! Quindi ti faccio ora i miei complimenti!
RispondiEliminaGrazie Any. Sono appena passata a tovarti e sono rimasta folgorata dalle tue fantastiche foto (per non parlare delle ricette).
Eliminama che buooona!
RispondiEliminase ti va passa da me: viviconvivi.blogspot.it
Ciao grazie di essere passata dal mio blog
RispondiEliminacomplimenti per questa ricetta deve essere veramente deliziosa ^_^