Che dire...?
E' finito Febbraio.
Ma come è successo? Mi sono girata un attimo e... puf.
Sparito.
Domani è già Marzo.
L'ultimo post del mese di Tutte in Forma ha davanti un bel un segno "meno" (per fortuna), quindi posso dire che sto un pochino rientrando nei ranghi.
Non è il massimo ma ne sono comunque felice.
A voi come è andata?
Martedì avrei dovuto sottopormi al controllo dalla dottoressa ma visto che la mia mamma non sta molto bene, e aveva a sua volta una visita medica, ho chiamato per disdire.
Non ho ancora fissato il nuovo appuntamento. Mi sa che sarà dopo il compleanno di Edoardo.
Nel frattempo cercherò di stare più attenta e di dedicarmi più tempo "di qualità"!
Ve lo ricordate quando nei propositi per il 2014 ho espresso la volontà di ricominciare a truccarmi?
E' strettamente collegato a "Tutte in forma", perché quando stiamo meglio fisicamente stiamo meglio anche moralmente e ci vogliamo più bene.
E' un circolo virtuoso che devo imparare a coltivare.
Da un po' di tempo seguo "silenziosamente" il blog di Miss Haul. Lo conoscete?
Lei si definisce "una papera con il rossetto convertita ai cosmetici ecobio".
Io la trovo molto spiritosa, simpatica e mi piacciono i suoi post sempre interesanti, come quello che ha dedicato alle Bio Box. Voi avete già avuto esperienze con questi acquisti?
Io lo scorso anno ho provato una Glossy Box che mi ha delusa non poco, quindi ho subito disdetto, ma vorrei provare con un abbonamento a prodotti ecobio.
Consigli in merito?
Visto che questo mese è volato via in un lampo e non sono mai riuscita
a scrivere le "varie e eventuali" vi racconto ora un paio di cosette...
La prima riguarda il secondo "compliblog" di Les Fleurs de Micol.
Mi è piaciuto molto il tema quindi lunedì ci farò un post dedicato.
Se siete curiose di sapere di cosa parlerò passate a trovarmi!
La seconda è per fare dei doverosi ringraziamenti a tutto coloro che mi hanno premiata o citata in questo ultimo periodo assegnandomi il Versatile Blogger Award e il Liebster Blog Award, e precisamente
Da Mamma a Mamma
Ordinata-Mente
Myrtilla's House
Mamma al cubo
Care ragazze, vi ringrazio tantissimo per aver pensato a me, appena ho un po' di tempo vi inserisco nella pagina "Grazie a" che ho dedicato appositamente a queste iniziative!
E grazie grazie ancora grazie a Musical e Vecchi Merletti per tutte le volte che parlano dei miei progetti (ma quante volte ho scritto la parola "grazie"... un dizionario dei sinonimi no? Me lo faccio regalare per il compleanno!).
Io e Mamma Pig vi auguriamo una splendida serata!
Domani è sabato (grazie al cielo) e posso dormire fino alle 7.00
EVVIVA!
Ciuuuurmaaaaaa!! (Compleanno Edoardo - Pirati - Gli Inviti)
Ebbene si!
Lo scorso anno di questi tempi riempivo il blog di post a tema Cars per i due anni di Edoardo.
Quest'anno tocca ai Pirati (che a volte diventano Peter Pan per tornare Pirati con Capitan "Cigno" e poi ancora Peter Pan).
Io ho deciso di scegliere in autonomia e che Pirati sia!
(Buuuuu... cattivissima me!).
Oggi vi mostro l'invito. Anzi, il prototipo dell'invito.
L'idea l'ho trovata su Pinterest (e dove sennò) e l'ho un pochino rimaneggiata a gusto mio (ovviamente).
Tutto all'insegna del riciclo.
Bottiglietta di succo... già ve ne ho parlato in altre occasioni.
Ma quante ne ho ancora? Tantissime!
Carta da pacchi strappata, stropicciata e sporcata con inchiostro marrone lungo i bordi.
Devo recuperare dalla "soffitta" i pennini e la china (se solo sapessi dove li ho messi) nel frattempo mi sono fatta andare bene un pennarello per scrivere il testo dell'invito.
Una volta arrotolato su sé stesso l'ho legato con lo spago e ho attaccato la "ceralacca" (il guscio del formaggino Babybel).
Devo solo capire cosa imprimere nella cera. Pensavo di utilizzare una piccola chiave (un charm) perchè un teschio piccinino non lo ho.
Poi ho recuperato in giro per casa tutte le conchiglie raccolte negli anni passati; ne devo cercare altre ma per ora sono state sufficienti solo "per vedere l'effetto che fa".
Un sabato mattina farò un salto in spiaggia con Edoardo (prepariamoci a correre!).
Ed ecco la sabbia rubata dal giardino della vicina che sta facendo dei lavori di ristrutturazione (grazie Rosetta, lei non lo sa, ma grazie).
Vi presento la malefica fustella magnetica che sono riuscita ad utilizzare senza l'apposito supporto non senza difficoltà!
Ho preparato dei teschi con il cartoncino dai blocchi colorati del Lidl e ho sporcato (malamente) i bordi con l'inchiostro. Ho appena acquistato tre tamponi e sto sperimentando (ma non serviva che ve lo dicessi, vero? Si vede che sono una pischella).
Una volta assemblato il tutto ho legato al collo della bottiglietta un doblone (di plastica).
Il tappo l'ho realizzato con il cartone ondulato, ma spero di riuscire a trovarne di sughero abbastanza larghi per il collo della bottiglia.
Che ve ne pare?
Continuo?
E questo è anche il mio pin del mese di Febbraio!
Sapete? Non credevo che ce l'avrei fatta. Pant pant!
Lo scorso anno di questi tempi riempivo il blog di post a tema Cars per i due anni di Edoardo.
Quest'anno tocca ai Pirati (che a volte diventano Peter Pan per tornare Pirati con Capitan "Cigno" e poi ancora Peter Pan).
Io ho deciso di scegliere in autonomia e che Pirati sia!
(Buuuuu... cattivissima me!).
Oggi vi mostro l'invito. Anzi, il prototipo dell'invito.
L'idea l'ho trovata su Pinterest (e dove sennò) e l'ho un pochino rimaneggiata a gusto mio (ovviamente).
Tutto all'insegna del riciclo.
Bottiglietta di succo... già ve ne ho parlato in altre occasioni.
Ma quante ne ho ancora? Tantissime!
Carta da pacchi strappata, stropicciata e sporcata con inchiostro marrone lungo i bordi.
Devo recuperare dalla "soffitta" i pennini e la china (se solo sapessi dove li ho messi) nel frattempo mi sono fatta andare bene un pennarello per scrivere il testo dell'invito.
Una volta arrotolato su sé stesso l'ho legato con lo spago e ho attaccato la "ceralacca" (il guscio del formaggino Babybel).
Devo solo capire cosa imprimere nella cera. Pensavo di utilizzare una piccola chiave (un charm) perchè un teschio piccinino non lo ho.
Poi ho recuperato in giro per casa tutte le conchiglie raccolte negli anni passati; ne devo cercare altre ma per ora sono state sufficienti solo "per vedere l'effetto che fa".
Un sabato mattina farò un salto in spiaggia con Edoardo (prepariamoci a correre!).
Ed ecco la sabbia rubata dal giardino della vicina che sta facendo dei lavori di ristrutturazione (grazie Rosetta, lei non lo sa, ma grazie).
Vi presento la malefica fustella magnetica che sono riuscita ad utilizzare senza l'apposito supporto non senza difficoltà!
Ho preparato dei teschi con il cartoncino dai blocchi colorati del Lidl e ho sporcato (malamente) i bordi con l'inchiostro. Ho appena acquistato tre tamponi e sto sperimentando (ma non serviva che ve lo dicessi, vero? Si vede che sono una pischella).
Una volta assemblato il tutto ho legato al collo della bottiglietta un doblone (di plastica).
Il tappo l'ho realizzato con il cartone ondulato, ma spero di riuscire a trovarne di sughero abbastanza larghi per il collo della bottiglia.
Che ve ne pare?
Continuo?
Sapete? Non credevo che ce l'avrei fatta. Pant pant!
§§§
Questo è il mio pin del mese di febbraio
con cui partecipo con piacere
alla raccolta di Chiara
§§§
e inoltre partecipo
al Linky Party di Alex!
al Linky Party di Alex!
§§§
e per non farmi mancare proprio nulla
Ahrrrr...
Frittelle del Danubio - Dal Manuale di Nonna Papera (52 Week Project - 8/52)
Ma come... è già lunedì?
E si, e come ogni lunedì vi tocca sciropparvi la mia ricetta.
Il termine casca a fagiolo visto che queste Frittelle trovano nello sciroppo d'acero un compagno di merende (e di colazione, soprattutto) ideale.
Ma veniamo alla presentazione ufficiale attraverso il mitico e mistico Manuale di Nonna Papera...
Che cosa occorre:
gr. 100 zucchero; gr. 50 burro; tre uova; un limone; zucchero al velo; un cucchiaino di fecola; una bustina di zucchero vanigliato.
E si, e come ogni lunedì vi tocca sciropparvi la mia ricetta.
Il termine casca a fagiolo visto che queste Frittelle trovano nello sciroppo d'acero un compagno di merende (e di colazione, soprattutto) ideale.
Ma veniamo alla presentazione ufficiale attraverso il mitico e mistico Manuale di Nonna Papera...
Frittelle del Danubio (pagina 221)
Che cosa occorre:
gr. 100 zucchero; gr. 50 burro; tre uova; un limone; zucchero al velo; un cucchiaino di fecola; una bustina di zucchero vanigliato.
Impastate per una diecina di minuti col cucchiaio di legno il burro e lo zucchero; aggiungete la scorza grattugiata del limone e la fecola; poi, mescolando con energia, i tre tuorli a uno a uno. Montate a neve gli albumi, aggiungetevi lo zucchero vanigliato e unite il tutto, mescolando questa volta non energicamente. Cuocete sulla piastra bollente, un minuto per parte, ciascuna frittella, voltandole destramente con la paletta.... e senza farle cascare in terra una dopo l'altra!
Ho apportato una variante.
Un cucchiaino di fecola mi pareva davvero troppo poco e ne ho messi due cucchiai da minestra.
Che dire se non... gnam!
Ma davvero, gnam gnam!
Sono profumate e "deliziose" come dice Edoardo (che comunque non le ha nemmeno assaggiate).
Attenzione: adatte per la colazione da miniera dal momento che sono davvero sostanziose.
Non ho spolverizzato lo zucchero a velo in compenso mio marito ci ha messo lo sciroppo d'acero e si è leccato i baffi. Lui però ha un metabolismo più veloce della luce (io nemmeno ce l'ho il metabolismo).
Annamaria, credo che questo non potrà mai essere il tuo dolce preferito; le ho scelte perché le frittelle mi ricordano il Carnevale (anche se queste in effetti non hanno niente a che vedere) ma la prossima volta cercherò qualcosa di meno stucchevole. Promesso.
Partecipo a
P.S.: periodo un po' pienotto e post programmato. Portate pazienza.
§§§
e inoltre partecipo a
La Foto della Domenica - Febbraio/4
Oggi la giornata è stata splendida...
e oserei pure dire: ERA ORA!
L'ideale per andare a vedere la sfilata dei carri tra le vie del mio paese natale.
Vi mostro qualche scatto pieno di colore!
Potevo forse non fotografare la mia icona di stile?
Ed ecco il mio eroe che scopre le bombolette di stelle filanti (o cosa accidenti sono)!
Che straordinaria coincidenza, il numero sul cappello coincide con i miei anni (ahahahahaha).
Tanto perché si sappia mi sono mascherata pure io.
Erano secoli che non lo facevo, ma visto che questa è stata la prima volta ai carri per Edoardo (l'anno scorso abbiamo fatto un breve giro a fine giornata e non ha visto praticamente nulla), ho pensato che sarebbe stata una idea carina.
Da cosa mi sono vestita? Da Strega, ovvio.
Il cappello lo avevo da Halloween e il vestito dalla prima superiore. Tutto all'insegna dell'economia.
(non ho nessuna foto ad immortalare l'evento e anche se il farmi fotografare non fa parte delle mie attività preferite, un po' mi dispiace. Spero di rimediare il Martedì Grasso).
Edoardo ad un certo punto mi ha chiesto "mamma, e la bacchetta?".
Giusto, manca la bacchetta.
Sono andata a rumare tra i legnetti che usiamo per accendere il fuoco ne ho trovata una.
Alla mia minaccia di "ti trasformo in un rospo" lui si è messo a ridere dicendo "ma mamma, è finta e non funziona!".
Ma chi lo imbroglia questo qua?
Nota di colore che mi ha fatto perdere dodici anni di vita.
Edoardo mi è scappato tra la gente, correvo correvo ma lui era sempre più veloce (diciamo che scartava più agilmente le persone che ci venivano incontro).
Ad un certo punto non lo vedevo più e mi è preso il panico.
Un ragazzo mi ha guardata, ha capito subito al volo ed è partito all'inseguimento placcandolo in un vicolo.
Mio figlio rideva tutto beato.
Io ho ringraziato questo giovanotto che però ad un certo punto è sparito; non gli ho nemmeno chiesto se potevo offrirgli qualcosa da bere o chessoio.
Un angelo custode!
e inoltre partecipo a
e oserei pure dire: ERA ORA!
L'ideale per andare a vedere la sfilata dei carri tra le vie del mio paese natale.
Vi mostro qualche scatto pieno di colore!
Potevo forse non fotografare la mia icona di stile?
Ed ecco il mio eroe che scopre le bombolette di stelle filanti (o cosa accidenti sono)!
Che straordinaria coincidenza, il numero sul cappello coincide con i miei anni (ahahahahaha).
Tanto perché si sappia mi sono mascherata pure io.
Erano secoli che non lo facevo, ma visto che questa è stata la prima volta ai carri per Edoardo (l'anno scorso abbiamo fatto un breve giro a fine giornata e non ha visto praticamente nulla), ho pensato che sarebbe stata una idea carina.
Da cosa mi sono vestita? Da Strega, ovvio.
Il cappello lo avevo da Halloween e il vestito dalla prima superiore. Tutto all'insegna dell'economia.
(non ho nessuna foto ad immortalare l'evento e anche se il farmi fotografare non fa parte delle mie attività preferite, un po' mi dispiace. Spero di rimediare il Martedì Grasso).
Edoardo ad un certo punto mi ha chiesto "mamma, e la bacchetta?".
Giusto, manca la bacchetta.
Sono andata a rumare tra i legnetti che usiamo per accendere il fuoco ne ho trovata una.
Alla mia minaccia di "ti trasformo in un rospo" lui si è messo a ridere dicendo "ma mamma, è finta e non funziona!".
Ma chi lo imbroglia questo qua?
Nota di colore che mi ha fatto perdere dodici anni di vita.
Edoardo mi è scappato tra la gente, correvo correvo ma lui era sempre più veloce (diciamo che scartava più agilmente le persone che ci venivano incontro).
Ad un certo punto non lo vedevo più e mi è preso il panico.
Un ragazzo mi ha guardata, ha capito subito al volo ed è partito all'inseguimento placcandolo in un vicolo.
Mio figlio rideva tutto beato.
Io ho ringraziato questo giovanotto che però ad un certo punto è sparito; non gli ho nemmeno chiesto se potevo offrirgli qualcosa da bere o chessoio.
Un angelo custode!
§§§
Con queste foto partecipo con tanto piacere alla raccolta di
Foto della Domenica
ideata da Elisabetta (Bim Bum Beta)
e inoltre partecipo a
Sinergie di Febbraio!
Oggi mi prudono i ditini dalla voglia di dirvi che...
CI SIAMO! CI SIAMO!
Come "ci siamo cosa?". Ve ne ho parlato, ve lo ricordate vero?
Oggi si parte in pompa magna a reti unificate con l'iniziativa di Sonia a marchio
Ma cosa avrà mai ideato questa Sinergica Donna?
Andiamo di corsa a trovarla nel suo blog per scoprirlo!
Mi raccomando!
Più siamo più sarà divertente.
Ora vi starete chiedendo quando toccherà a me.
Non ve lo dico! Hi hi hi.
Sappiate solo che ogni mese ci sarà un progetto che coinvolgerà tutte noi, e voi con noi, e noi con voi, e voi con voi, e noi con noi... e qualcuno mi fermi per favore!
Buon sabato e tanta Sinergia per tutte!
CI SIAMO! CI SIAMO!
Come "ci siamo cosa?". Ve ne ho parlato, ve lo ricordate vero?
Oggi si parte in pompa magna a reti unificate con l'iniziativa di Sonia a marchio
Ma cosa avrà mai ideato questa Sinergica Donna?
Andiamo di corsa a trovarla nel suo blog per scoprirlo!
Mi raccomando!
Più siamo più sarà divertente.
Ora vi starete chiedendo quando toccherà a me.
Non ve lo dico! Hi hi hi.
Sappiate solo che ogni mese ci sarà un progetto che coinvolgerà tutte noi, e voi con noi, e noi con voi, e voi con voi, e noi con noi... e qualcuno mi fermi per favore!
Buon sabato e tanta Sinergia per tutte!
Tutte in Forma per la Prova Costume - #6
Una rapida apparizione in una settimana un po' caotica.
Per fortuna è venerdì! Dico solo questo.
Il caos genera caos e quello che temevo è poi successo...
Lo sapevo, lo sapevo... però vederlo scritto là è un po' un pugno nello stomaco (disse la donna che ha fatto merenda con una fetta di crostata).
Non era mai più successo da luglio dello scorso anno.
Sigh.. e sob! E Ri-sigh! (*)
Ma come mai il motivo più ovvio non c'è?
Va bene, vada per "non lo so"...
Bugia bugia. Lo so benissimo, i motivi sono questi:
1) mangiato troppo;
2) sedentarietà;
3) costipazione;
4) troppi spuntini;
5) cenato tardi.
Visto che ne potevo scegliere solamente uno ho optato per "mangiato troppo".
E ho ricevuto questa risposta che oserei definire illuminante...
oooooh.... ma dai?!?
Ri-ooooooh! Ecco qual era Il Segreto.
Mi raccomando, non ditelo in giro!
Con la certezza che avrete fatto sicuramente di meglio, vi auguro una buona serata.
Ci vediamo domani con più calma e con una sorpresa.
Baci!
(*) Lacrime di coccodrillo. Buuuuuuu a me!
Per fortuna è venerdì! Dico solo questo.
Il caos genera caos e quello che temevo è poi successo...
Lo sapevo, lo sapevo... però vederlo scritto là è un po' un pugno nello stomaco (disse la donna che ha fatto merenda con una fetta di crostata).
Non era mai più successo da luglio dello scorso anno.
Sigh.. e sob! E Ri-sigh! (*)
Ma come mai il motivo più ovvio non c'è?
Va bene, vada per "non lo so"...
Bugia bugia. Lo so benissimo, i motivi sono questi:
1) mangiato troppo;
2) sedentarietà;
3) costipazione;
4) troppi spuntini;
5) cenato tardi.
Visto che ne potevo scegliere solamente uno ho optato per "mangiato troppo".
E ho ricevuto questa risposta che oserei definire illuminante...
oooooh.... ma dai?!?
Ri-ooooooh! Ecco qual era Il Segreto.
Mi raccomando, non ditelo in giro!
Con la certezza che avrete fatto sicuramente di meglio, vi auguro una buona serata.
Ci vediamo domani con più calma e con una sorpresa.
Baci!
(*) Lacrime di coccodrillo. Buuuuuuu a me!
Felt Food - I Pasticcini-ini-ini
Tra le varie cose che NON butto c'è anche un sacchetto di ritagli di feltro e pannolenci.
Se vi dico che il sacchetto è nato in occasione del primo compleanno di Edoardo e da allora è costantemente alimentato, mi credete?
No, vero... e infatti è impossibile. Sarei una pazza se lo facessi sul serio.
E allora non ve lo dico.
Bene, vi mostro quindi un lavoretto che ho confezionato per giocare con Edoardo.
Visto che lui gentilmente mi prepara sempre il caffè (con la miniatura della Mukka Express) io ho deciso di pensare al dolce.
Gli ingredienti li vedete in foto.
Pannolenci e feltro in colori assortiti;
Imbottitura;
Filo di cotone;
Tappi a corona;
Perline...
Colla a caldo;
Forbice;
Cartoncino bianco o colorato (recuperato dalla raccolta differenziata della carta).
Opzionale: delle fustelline e Big Shot.
Unire tutti gli ingredienti e il risultato è questo qua.
Dei pasticcini mignon che accompagnano la nostra merenda gioco.
Che ve ne pare?
Prossimamente ve ne mostrerò delle altre... tempo di bere qualche altra birra!
Uh, quasi dimenticavo... sono perfette tortine per la Barbie anche se la crostata è un po' troppo gonfia.
Se vi dico che il sacchetto è nato in occasione del primo compleanno di Edoardo e da allora è costantemente alimentato, mi credete?
No, vero... e infatti è impossibile. Sarei una pazza se lo facessi sul serio.
E allora non ve lo dico.
Bene, vi mostro quindi un lavoretto che ho confezionato per giocare con Edoardo.
Visto che lui gentilmente mi prepara sempre il caffè (con la miniatura della Mukka Express) io ho deciso di pensare al dolce.
Gli ingredienti li vedete in foto.
Pannolenci e feltro in colori assortiti;
Imbottitura;
Filo di cotone;
Tappi a corona;
Perline...
Colla a caldo;
Forbice;
Cartoncino bianco o colorato (recuperato dalla raccolta differenziata della carta).
Opzionale: delle fustelline e Big Shot.
Unire tutti gli ingredienti e il risultato è questo qua.
Dei pasticcini mignon che accompagnano la nostra merenda gioco.
Che ve ne pare?
Uh, quasi dimenticavo... sono perfette tortine per la Barbie anche se la crostata è un po' troppo gonfia.
°§§§°
Partecipo con piacere a
Tosti di Maga Magò - Dal Manuale di Nonna Papera (52 Week Project - 7/52)
Eccoci, come vi ho anticipato ieri, alla rivelazione del mio fallimento culinario...
Diciamo che i segnali c'erano già tutti.
Per iniziare ho avuto la brillante idea di far scegliere la ricetta dal Manuale di Nonna Papera a Edoardo e indovinate?
Mi sono ritrovata a sgusciare mandorle.
Di nuovo!
E già, perché, reduce dalla scoperta della Spada nella Roccia, appena ha sentito nominare Maga Magò non c'è stato niente altro da dire. Devo imparare a leggere gli ingredienti prima di dire ad alta voce il titolo della ricetta.
Il lato positivo è che sono finite! Le ho utilizzate tutte. Evviva!
Fornitevi di pentolini, storte e alambicchi. Fatto? E allora procedete: mescolate insieme ginepro, elleboro, radici di rapa, semi di orzo, zolfo, ferro, magnesio, carne di vipera... non spaventatevi! Questa volta non si tratta di una torta di Nonna papera, ma di un prodigioso ritrovato, la teriaca, che secondo maghi e alchimisti guariva qualsiasi male, dal raffreddore alla calvizie! L'idea fissa delle streghe, maghi e generi affini, che all'epoca prosperavano in gran numero, era però di... ritirarsi a vita provata dopo aver trasformato in oro una quantità sufficiente di metalli meno nobili. Peccato che per compiere questa semplice operazione fosse necessaria la misteriosa pietra filosofale... che la pro-pro-pronipote delle streghe del tempo, Amelia, sta ancora cercando invano di fabbricare col decino di Paperone!
Che cosa occorre:
gr 200 zucchero semolato; gr 100 mandorle; gr 110 uva sultanina; gr 200 farina di semola; 4 uova; una bustina di lievito.
Come si procede:
sbattete bene le uova con lo zucchero, aggiungete la farina, il lievito e la frutta, versate in uno stampo rettangolare e cuocete in forno per circa mezz'ora a 140°. Ricetta velocissima... macchè! Dovete ricominciare il giorno dopo: tagliate il dolce a fette di circa 1 cm di spessore, disponetele in una teglia e passatele in forno a 140° finché prenderanno un po' di colore. A questo punto, per un'abbronzatura perfetta, giratele dall'altra parte e poi mangiatele!
Detto così par tutto semplice vero?
Un accidente!
Appena tolto il dolce dal forno (sabato) si presentava così.
Bello e profumato faceva la sua figura...
... niente mi faceva supporre che il giorno dopo lo avrei ritrovato cosà.
Imploso in sé stesso!
E questo, purtroppo, rappresentava il minimo.
La parte peggiore è stata quando ho cercato di tagliarlo a fettine e mi sono resa conto che l'impasto era crudo all'interno.
Arghhh...
Io non lo so dove ho sbagliato, ho replicato la ricetta pedissequamente... anzi no, ho triturato un pochetto le mandorle anziché lasciarle intere, ma questo non era specificato.
Forse l'aver usato uno stampo di pirex?
Non lo so. Sta di fatto che i bordi, che erano cotti, sono riuscita a farli diventare una specie di biscotto ed è bastata una passatina per dare loro un po' di colore, come dice la ricetta.
La parte centrale "cruda patocca", raccogliendola con il cucchiaino l'ho trasformata in pallette, che ho schiacciato cercando di attribuire loro una forma presentabile (con scarsi risultati) e ho cotto in forno un'altra mezz'ora a 150°.
Devo dire che la prima idea era di buttare tutto nell'umido... però mi giravano un pochetto a sprecare tutti questi ingredienti così.
Ora voi tutte vi chiederete: ma sono buoni questi Tosti di Maga Magò?
Si, sono buoni! Sul serio.
I miei sono orribili da guardare, non hanno una forma, sembrano un dolce caduto, fatto a pezzi, pestato e raccolto dall'asfalto... ma sono buoni.
E tosti, davvero. Ma io più di loro perché ci voglio riprovare!
Diciamo che i segnali c'erano già tutti.
Per iniziare ho avuto la brillante idea di far scegliere la ricetta dal Manuale di Nonna Papera a Edoardo e indovinate?
Mi sono ritrovata a sgusciare mandorle.
Di nuovo!
E già, perché, reduce dalla scoperta della Spada nella Roccia, appena ha sentito nominare Maga Magò non c'è stato niente altro da dire. Devo imparare a leggere gli ingredienti prima di dire ad alta voce il titolo della ricetta.
Il lato positivo è che sono finite! Le ho utilizzate tutte. Evviva!
§°*°§
Fornitevi di pentolini, storte e alambicchi. Fatto? E allora procedete: mescolate insieme ginepro, elleboro, radici di rapa, semi di orzo, zolfo, ferro, magnesio, carne di vipera... non spaventatevi! Questa volta non si tratta di una torta di Nonna papera, ma di un prodigioso ritrovato, la teriaca, che secondo maghi e alchimisti guariva qualsiasi male, dal raffreddore alla calvizie! L'idea fissa delle streghe, maghi e generi affini, che all'epoca prosperavano in gran numero, era però di... ritirarsi a vita provata dopo aver trasformato in oro una quantità sufficiente di metalli meno nobili. Peccato che per compiere questa semplice operazione fosse necessaria la misteriosa pietra filosofale... che la pro-pro-pronipote delle streghe del tempo, Amelia, sta ancora cercando invano di fabbricare col decino di Paperone!
Tosti di Maga Magò (pagina 152)
Che cosa occorre:
gr 200 zucchero semolato; gr 100 mandorle; gr 110 uva sultanina; gr 200 farina di semola; 4 uova; una bustina di lievito.
Come si procede:
sbattete bene le uova con lo zucchero, aggiungete la farina, il lievito e la frutta, versate in uno stampo rettangolare e cuocete in forno per circa mezz'ora a 140°. Ricetta velocissima... macchè! Dovete ricominciare il giorno dopo: tagliate il dolce a fette di circa 1 cm di spessore, disponetele in una teglia e passatele in forno a 140° finché prenderanno un po' di colore. A questo punto, per un'abbronzatura perfetta, giratele dall'altra parte e poi mangiatele!
*§°§*
Detto così par tutto semplice vero?
Un accidente!
Appena tolto il dolce dal forno (sabato) si presentava così.
Bello e profumato faceva la sua figura...
... niente mi faceva supporre che il giorno dopo lo avrei ritrovato cosà.
Imploso in sé stesso!
E questo, purtroppo, rappresentava il minimo.
La parte peggiore è stata quando ho cercato di tagliarlo a fettine e mi sono resa conto che l'impasto era crudo all'interno.
Arghhh...
Io non lo so dove ho sbagliato, ho replicato la ricetta pedissequamente... anzi no, ho triturato un pochetto le mandorle anziché lasciarle intere, ma questo non era specificato.
Forse l'aver usato uno stampo di pirex?
Non lo so. Sta di fatto che i bordi, che erano cotti, sono riuscita a farli diventare una specie di biscotto ed è bastata una passatina per dare loro un po' di colore, come dice la ricetta.
La parte centrale "cruda patocca", raccogliendola con il cucchiaino l'ho trasformata in pallette, che ho schiacciato cercando di attribuire loro una forma presentabile (con scarsi risultati) e ho cotto in forno un'altra mezz'ora a 150°.
Devo dire che la prima idea era di buttare tutto nell'umido... però mi giravano un pochetto a sprecare tutti questi ingredienti così.
Ora voi tutte vi chiederete: ma sono buoni questi Tosti di Maga Magò?
Si, sono buoni! Sul serio.
I miei sono orribili da guardare, non hanno una forma, sembrano un dolce caduto, fatto a pezzi, pestato e raccolto dall'asfalto... ma sono buoni.
E tosti, davvero. Ma io più di loro perché ci voglio riprovare!
Partecipo a
°§§§°
e anche a
e anche a
La Foto della Domenica - Febbraio/3
San Valentino è passato, lo so, però sento il dovere di immortalare la giornata nella Foto della Domenica perché mio marito, fatto più unico che raro, mi ha fatto un regalo!
Evidentemente sto messa proprio male.
Non abbiamo mai "festeggiato" questa ricorrenza, ma probabilmente ha colto che in questo ultimo periodo mi girano parecchio e ha cercato di consolarmi con un pensierino che ho apprezzato tantissimo.
Accompagnato da una confezione di Baci.
Io, che ovviamente non avevo preso nulla (però ho confezionato una tovaglietta a cuore!), mi sono ad un tratto ricordata di avere lo stampo a forma di cuore e quindi con il mio fido Sous-Chef abbiamo preparato la pizza.
Il fatto di non avere la farina adatta non mi ha assolutamente fermata; infatti ho trovato in dispensa una confezione di quella di semola di grano duro rimacinata che avevo acquistato per il progetto Nonna Papera (di cui vi parlerò domani) che ho mescolato a quella "00" che uso di solito per le torte e dolci (250 grammi per tipo).
Dado stende il pomodoro con il pennello, hai visto mai che si sporchi le mani (stesso principio dei colori a dita).
Ed eccola qua.
Surimi (per me), acciughe (per Luigi), radicchio di Treviso (per entrambi) e Margherita (per Dado).
Un po' di mozzarella è colata... l'impugnatura dello stampo non è proprio il massimo della vita (signor Ballarini, tanto perchè si sappia!).
Era la prima volta che usavo la semola di grano duro rimacinata ed è stata una piacevole scoperta!
O meglio, durante l'impasto (uso la macchina del pane) ho pensato che avrei buttato tutto perché non aumentava mai di volume, e comunque non ha raggiunto le dimensioni che ottengo di solito, però una volta tirata e cotta si è rivelata davvero soffice e gustosa.
Anche il giorno dopo!
Per oggi è tutto ragazze mie! Spero che abbiate trascorso una bellissima domenica.
Vi aspetto domani con la ricetta che, vi anticipo già, non è stata un successo.
Sarà la congiunzione astrale sfavorevole.
Ma quando accidenti esco da questa congiunzione astrale?
Evidentemente sto messa proprio male.
Non abbiamo mai "festeggiato" questa ricorrenza, ma probabilmente ha colto che in questo ultimo periodo mi girano parecchio e ha cercato di consolarmi con un pensierino che ho apprezzato tantissimo.
Accompagnato da una confezione di Baci.
Io, che ovviamente non avevo preso nulla (però ho confezionato una tovaglietta a cuore!), mi sono ad un tratto ricordata di avere lo stampo a forma di cuore e quindi con il mio fido Sous-Chef abbiamo preparato la pizza.
Il fatto di non avere la farina adatta non mi ha assolutamente fermata; infatti ho trovato in dispensa una confezione di quella di semola di grano duro rimacinata che avevo acquistato per il progetto Nonna Papera (di cui vi parlerò domani) che ho mescolato a quella "00" che uso di solito per le torte e dolci (250 grammi per tipo).
Dado stende il pomodoro con il pennello, hai visto mai che si sporchi le mani (stesso principio dei colori a dita).
Ed eccola qua.
Surimi (per me), acciughe (per Luigi), radicchio di Treviso (per entrambi) e Margherita (per Dado).
Un po' di mozzarella è colata... l'impugnatura dello stampo non è proprio il massimo della vita (signor Ballarini, tanto perchè si sappia!).
Era la prima volta che usavo la semola di grano duro rimacinata ed è stata una piacevole scoperta!
O meglio, durante l'impasto (uso la macchina del pane) ho pensato che avrei buttato tutto perché non aumentava mai di volume, e comunque non ha raggiunto le dimensioni che ottengo di solito, però una volta tirata e cotta si è rivelata davvero soffice e gustosa.
Anche il giorno dopo!
Per oggi è tutto ragazze mie! Spero che abbiate trascorso una bellissima domenica.
Vi aspetto domani con la ricetta che, vi anticipo già, non è stata un successo.
Sarà la congiunzione astrale sfavorevole.
Ma quando accidenti esco da questa congiunzione astrale?
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Con queste foto partecipo con tanto piacere alla raccolta di
Foto della Domenica
ideata da Elisabetta (Bim Bum Beta)