Devo ammettere che sono particolarmente felice per la riuscita della Tag di Aprile.
Si, è vero... me la faccio e me la godo.
E che vi devo dire? Sono contenta sul serio.
Anche in questa occasione ho pastrocchiato con quello che avevo in casa, dal momento che il materiale richiesto mi era completamente ignoto e l'ho conosciuto solo ora.
Sinceramente a botta fresca non sapevo come risolvere la questione delle assenze ma una cosa mi è stata chiara fin da subito: avrei usato la Libellula! (Layered Dragonfly - #659679).
Vi mostro subito l'Etichetta e poi entro nei dettagli.
Eccola qua.
Le tecniche remixate questo mese sono "Faux Mosaic" e "Paint Resist".
Bene, mi metto di buona lena e studio il tutto (davvero questa volta) e subito subito mi rendo conto che la base per il mosaico non la ho.
In effetti la tecnica a cui il post rimanda non usa questo materiale specifico; i pezzettini di carta che creano il finto mosaico sono attaccati su una base adesiva ed i bordi poi embossati a caldo con la polvere adatta.
Questo lo potevo fare, si, decisamente si. E anche bene perchè ho preso confidenza con gli attrezzi del caso. Ma sarebbe stato troppo bello!
Per preparare la base ho realizzato un fondo di pasta di struttura unita a dentifricio. Davvero!
I pezzettini presi dai vari ritagli (ecco trovato il modo di sfruttarli fino alla fine) sono stati poi rifiniti con il Glossy Accents per dare l'effetto del rilievo tipico delle tessere lucide del mosaico vero.
Per la seconda tecnica avrei dovuto utilizzare una carta già embossata con le nervature del legno in rilievo.
L'effetto della Tag così realizzata è veramente straordinario.
Anche in questa circostanza però il procedimento di ispirazione era diverso.
Prevedeva infatti l'uso di un timbro con effetto tessuto (e, guarda caso, io quello con la trama della garza lo ho. Porca pupazza!).
Pazienza (adesso scrivo "pazienza" ma censuro quanto ho pensato allora).
Sono partita da una carta decorata con un effetto legno e con la pasta di struttura ho creato delle righe che ricordassero un pochetto la corteccia che poi ho sporcato con vari inchiosti (walnut stain, antique linen, old paper e vintage photo).
Tutta la Tag nel suo insieme vuole essere un piccolo omaggio ad una Grande Poetessa, Antonia Pozzi.
Ho applicato una sua immagine in bianco e nero nella quale ho ripreso solo un dettaglio con il pennarello "Tumbled Glass" ispirandomi alla Tag di Febbraio (l'idea già allora mi piaceva un sacco ma io non l'ho utilizzata).
Ho utilizzato lo stesso pennarello anche per colorare i fiori che ho applicato sotto la foto.
I fiorellini in questione (che mi ha mandato la Bolilla!) sono bianchi, ma ho provato a tingerli con il Distress Marker e poi ho uniformato il tutto con una piccola spruzzata d'acqua (alla fine un mini spruzzino me lo sono comprato).
La Poesia dalla quale ho tratto queste parole si intitola "Lieve Offerta".
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera
come le estreme foglie
dei pioppi, che s’accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati
di nebbia -
Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d’esili ombre -
fino a una valle d’erboso silenzio,
al lago -
ove tinnisce per un fiato d’aria
il canneto
e le libellule si trastullano
con l’acqua non profonda -
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco -
sulle oscure voragini
della terra.
Mi diverte molto il fatto che fino a qualche mese fa avrei cercato di coprire i punti della cucitrice. Ora invece li considero un abbellimento vero e proprio. È buffo, vero?
Ho cercato di fotografare nel dettaglio l'effetto dei ritagli ricoperti di Glossy Accents, spero che renda abbastanza perché è davvero molto grazioso.
Per concludere vi riporto un'altra piccola poesia di Antonia Pozzi. Che è proprio dedicata al mese di Aprile.
Sera d'Aprile
Batte la luna soavemente
di là dai vetri
sul mio vaso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch’essa,
stupita,
sola,
nel prato azzurro del cielo.
Leggi tutto...
Si, è vero... me la faccio e me la godo.
E che vi devo dire? Sono contenta sul serio.
Anche in questa occasione ho pastrocchiato con quello che avevo in casa, dal momento che il materiale richiesto mi era completamente ignoto e l'ho conosciuto solo ora.
Sinceramente a botta fresca non sapevo come risolvere la questione delle assenze ma una cosa mi è stata chiara fin da subito: avrei usato la Libellula! (Layered Dragonfly - #659679).
Vi mostro subito l'Etichetta e poi entro nei dettagli.
Eccola qua.
Le tecniche remixate questo mese sono "Faux Mosaic" e "Paint Resist".
Bene, mi metto di buona lena e studio il tutto (davvero questa volta) e subito subito mi rendo conto che la base per il mosaico non la ho.
In effetti la tecnica a cui il post rimanda non usa questo materiale specifico; i pezzettini di carta che creano il finto mosaico sono attaccati su una base adesiva ed i bordi poi embossati a caldo con la polvere adatta.
Questo lo potevo fare, si, decisamente si. E anche bene perchè ho preso confidenza con gli attrezzi del caso. Ma sarebbe stato troppo bello!
Per preparare la base ho realizzato un fondo di pasta di struttura unita a dentifricio. Davvero!
I pezzettini presi dai vari ritagli (ecco trovato il modo di sfruttarli fino alla fine) sono stati poi rifiniti con il Glossy Accents per dare l'effetto del rilievo tipico delle tessere lucide del mosaico vero.
Per la seconda tecnica avrei dovuto utilizzare una carta già embossata con le nervature del legno in rilievo.
L'effetto della Tag così realizzata è veramente straordinario.
Anche in questa circostanza però il procedimento di ispirazione era diverso.
Prevedeva infatti l'uso di un timbro con effetto tessuto (e, guarda caso, io quello con la trama della garza lo ho. Porca pupazza!).
Pazienza (adesso scrivo "pazienza" ma censuro quanto ho pensato allora).
Sono partita da una carta decorata con un effetto legno e con la pasta di struttura ho creato delle righe che ricordassero un pochetto la corteccia che poi ho sporcato con vari inchiosti (walnut stain, antique linen, old paper e vintage photo).
Tutta la Tag nel suo insieme vuole essere un piccolo omaggio ad una Grande Poetessa, Antonia Pozzi.
Ho applicato una sua immagine in bianco e nero nella quale ho ripreso solo un dettaglio con il pennarello "Tumbled Glass" ispirandomi alla Tag di Febbraio (l'idea già allora mi piaceva un sacco ma io non l'ho utilizzata).
Ho utilizzato lo stesso pennarello anche per colorare i fiori che ho applicato sotto la foto.
I fiorellini in questione (che mi ha mandato la Bolilla!) sono bianchi, ma ho provato a tingerli con il Distress Marker e poi ho uniformato il tutto con una piccola spruzzata d'acqua (alla fine un mini spruzzino me lo sono comprato).
La Poesia dalla quale ho tratto queste parole si intitola "Lieve Offerta".
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera
come le estreme foglie
dei pioppi, che s’accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati
di nebbia -
Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d’esili ombre -
fino a una valle d’erboso silenzio,
al lago -
ove tinnisce per un fiato d’aria
il canneto
e le libellule si trastullano
con l’acqua non profonda -
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco -
sulle oscure voragini
della terra.
Mi diverte molto il fatto che fino a qualche mese fa avrei cercato di coprire i punti della cucitrice. Ora invece li considero un abbellimento vero e proprio. È buffo, vero?
Ho cercato di fotografare nel dettaglio l'effetto dei ritagli ricoperti di Glossy Accents, spero che renda abbastanza perché è davvero molto grazioso.
Sera d'Aprile
Batte la luna soavemente
di là dai vetri
sul mio vaso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch’essa,
stupita,
sola,
nel prato azzurro del cielo.
°§°
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