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Lettere d'Amore... (12 Tag 2016 - Agosto)

Eccoci all'appuntamento mensile con le Tag!

In effetti è quasi l'unico appuntamento che vi riserva il mio blog ultimamente (a parte qualche rara eccezione) e il motivo l'ho anticipato in alcune risposte ai commenti.

A mio figlio "i lavoretti non piacciono".
Vi assicuro che non si tratta di un messaggio subliminale difficile da cogliere oppure un qualche velato riferimento che potrei avere frainteso.
Niente di tutto questo.
Me lo ha detto in faccia!

Da dove arriva questa insofferenza? È presto detto.
Quest'anno per la prima volta ha partecipato ai centri estivi e prima di iniziare ha chiesto: "Mamma, cosa è che si fa ai centri estivi?".
Io, che non ho poi tutta questa grande esperienza in materia (mai fatti, e chissà se c'erano), ho risposto in maniera evasiva: "Si gioca".

Lui era soddisfatto di questa cosa ed è morta là.

Un paio di settimane dopo mi ha confidato che ai centri estivi si gioca solo cinque minuti (facendo 5 con la manina aperta) e, mentre sono tutti contenti che corrono in giardino, una maestra urla "LABORATORIOOO".
E si va dentro a fare "lavoretti, mamma! Ma Hai Capito? LA VO RE TTI". (*)

Giuro, ho sentito le maiuscole.

Ho replicato che mi pareva una cosa bella ma ho avuto indietro uno sguardo di sufficienza perdendo molti punti nella sua personale classifica.
Punti che ho ripreso solo nel momento in cui ha capito che riesco a centrare i bersagli con la NERF.

Big Shot = lavoretti
Lavoretti = bleah
Big Shot = bleah

La tregua è concessa solo per decorare il Natale e il suo compleanno... quando gli ho fatto presente che abolire i lavoretti in assoluto ne avrebbe compromesso la riuscita c'è stata la sottoscrizione di un armistizio in proposito.
Inoltre gli fa piacere quando realizzo qualche cosa per l'asilo.
"Ma deve essere colorata, non come quella roba là" (indicando una bellissima -per me- scatoletta in cartoncino kraft). (**)

Quindi, considerando che quando Edoardo manca da casa manco anche io (che sono al lavoro) e parimenti quando Edoardo è in casa ci sono anche io... i conti sono presto fatti.
I "lavoretti" sono archiviati a rari momenti (davvero molto rari, credetemi).

Ciò non toglie che ho altre cose da mostrarvi, delle quali non ho ancora terminato il post.
Ma in questo caso Edoardo non c'entra. La colpa è solo mia.

Ecco, ormai sarete tramortite dalle chiacchiere e scommetto che non vi ricordate più l'oggetto del post.
Ci torno subito!

La Tag di Agosto.

Le tecniche remixate arrivano dalle proposte del 2013 e del 2014 e sono "Brayered Stains" e"Frameworks".


Ero partita fin da subito con l'idea di utilizzare la fustella "Feather Duo" (#660237) ma strada facendo mi sono un pochino arenata ripiegando su un altro soggetto, con chiavi e serrature che non mi convincevano molto.
Poi, colpo di fortuna! È arrivato in tempi rapidissimi un timbro dalla Bolilla che mi ha fatto ritornare sul progetto iniziale.


Vi dirò, ho avuto dei problemi con la prima tecnica... devo studiare ancora sui metodi di stesure dell'inchiosto perché, anche se il risultato finale mi piace, non è esattamente quello che avrei dovuto ottenere.

Con Frameworks invece non è che avessi molto da scegliere. Di fustelle di quel tipo ne ho due in tutto quindi va dall'una all'altra. E viceversa.
In ogni modo la riuscita è interessante e dà modo di utilizzare i ritagli di carta e altri materiali diversi (seta, iuta, metallo).

A proposito di materiali "inusuali" in questa tag ho inserito anche una piccola boccetta di vetro...

... infatti la mia idea iniziale era quella della penna con il calamaio.
La difficoltà stava nel realizzare un liquido solido (non volevo solo sporcare le pareti interne, ma nemmeno ripiegare sulla cera come per la Explosion Box dello scorso anno) e l'ho ottenuto mescolando il Glimmer Glam al Glossy Accents (ci va una nottata di asciugatura).

Non ho ancora tentato con i Distress. Conto Spero di provarci presto. (***)

Direi che è tutto.
Mentre scrivo ho ancora le dita sporche di verde.
Ma voi come è che lo togliete il colore dalle mani?
Credo che in ufficio siano stanchi di vedermi ridotta così quasi ogni lunedì...

(*) ho scandito così come lo dice Edoardo, non come si va a capo... tanto per chiarire.
(**) spero di farci rientrare anche Halloween.
(***) appunto per Halloween vorrei creare delle boccettine colorate per una idea che mi frulla in testa.

°§°
 
 12 Tag 2016

Un saluto di fretta per dire che...

... ci sono ancora e non faccio solo Tag!

Scherzi a parte, le mie vacanze sono già terminate anche se, con il Ferragosto che cade di lunedì (evviva!), per altri tre giorni mi pare di esserci ancora.

A tempo perso sistemo la stanza da lavoro.
Ho infatti ripreso per mano il libro di Marie Kondo e mi sento particolarmente ispirata.

Butto si, ma conservo anche.
La mia natura è quella, che ci volete fare?

E se non avessi conservato, oggi non avrei il mio (concedetemelo) strafigo espositore di fustelle!

È ancora "in progress" perché solo ieri ho recuperato da mia madre altri due quadretti rotti.
Tutto è nato mentre diligentemente decidevo tra tenere/buttare una cornice, trovata ad un mercatino, che si era del tutto scollata (una persona sana di mente non sarebbe stata molto a pensarci, lo so. Ma ho forse io la presunzione di appartenere alla categoria?).
Improvvisamente mi è capitata tra le mani la vernice magnetica che avevo comprato tipo due anni fa al Lidl e onestamente avevo dimenticato di avere. 
Si, sono da prendere a schiaffi, lo so. 
Ho pure quella lavagna. 
Rosa. 
Mai usata.

Unire le due cose è stato abbastanza semplice. Anche se di mani ne ho date una dozzina e non 4 come sostengono nelle istruzioni (ma probabilmente non è stata concepita per le Movers & Shapers. Anche senza "probabilmente").

Ve lo dico?
A me piace!
Ne ho appena terminato un altro e domani (quando mio marito va al lavoro) appendo i primi quadretti (lui non è molto incline al fatto che sforacchi i muri con chiodi per appendere "cose").

Appena ho un attimo faccio il terzo e poi vedrò di trovare altre cornicette in giro.
Di Movers & Shapers ne ho parecchie. Forse più dello stesso Tim Holtz!

La vernice è grigia.
Dicono (le istruzioni) sia possibile colorarla però a me piaceva anche così.

Siccome sono incline al collezionismo l'idea della confezione originale mi è proprio radicata nell'intimo e faccio fatica a liberarmene, sono stata quindi abbastanza combattuta sul buttare gli involucri di plastica.
Comunque l'ho fatto.
Ditemi brava!
Però ho conservato la cartina.
Ditemi brava lo stesso!

Una ultima cosa prima di uscire a vedere se becco una stella cadente (*).

Vi piace la carta da pacchi che ho decorato per confezionare un pensierino per una bimba nata da poco?

A me tantissimo e credo che lo farò spesso.
Di timbrini (sempre di Tim Holtz. Ormai nomino più lui che mio marito) ne ho una bella serie adatti a (quasi) tutte le occasioni.
Ovviamente l'inchiostro usato è il Distress e non fatemi dire di chi è la firma che ci sta sopra...

Vi auguro di trascorrere un buon fine settimana.
A presto con un nuovo post (ho già le foto pronte. Davvero!).

§§§

(*) Tempo fa raccontai a Edoardo delle Stelle Cadenti.
Era molto più piccolo e ne aveva sentito parlare in un cartone animato.

Gli dissi che un giorno ne vidi una ed espressi il mio desiderio. Quello di avere un bambino meraviglioso.
Lui mi chiese "ed è avveruto?" (credo sia un insieme tra avverato ed avvenuto).
E io risposi "Certo! Sei arrivato tu".

Ecco, adesso lui se lo ricorda questo aneddoto e vuole un Drago.
Nella fattispecie Sdentato.
Fortuna che in queste sere il cielo è stato sempre leggermente nuvoloso.
Non posso mica permettermelo un Drago io!

In ogni modo quello che gli ho raccontato è assolutamente vero, e da quel giorno io non ho mai più visto una stella cadente.