Ebbene si... l'agenda che avevo acquistato per il 2017 non mi ha per nulla soddisfatta.
Decisamente troppo pucciosa, mi era andata di traverso dopo una settimana dall'inaugurazione.
Quando poi la copertina ha avuto la bella pensata di non inserirsi bene nell'apposito rivestimento quando la richiudevo, allora ho iniziato aodiarla diventare davvero insofferente.
Bene. L'ho cambiata.
Ecco un dettaglio della mia nuova agenda.
In effetti questa è la copertina numero due.
Si lo so... è un po' complicato.
Allora andiamo con ordine.
La mia nuova agenda si chiama Inspla e, non appena è arrivata (ho preso solo il refill nella versione Mommy) mi sono data da fare per prepararle una degna copertina.
Eccola qua (a me piace tanto).
L'agenda è davvero figa, oh si! Ma ha quel ninin di ingombro...
Metterla in borsa con beauty trucchi, ombrellino, portafoglio, fuffa varia di Edoardo era proprio impossibile.
Però io, se l'agenda non me la porto dietro... mica la uso!
E allora cosa fece? (voi tutti chiederete)
Ma una seconda copertina naturalmente...
Seguendo il consiglio di Chiara ero partita con l'idea di metterci dentro solo un mese, quello in corso. Poi però ho capito che mi serve anche il lungo periodo (per una cosa strabella di cui vi parlerò più avanti) e quindi ci ho infilato i sei mesi.
Gli anelli sono un po' grandi ora; tempo di trovarne di più piccoletti e sarà ancora migliore.
Ho omesso volutamente l'anno questa volta.
Non so se terrà botta ma vorrei farmela durare anche il prossimo.
E comunque l'aria vintage le si addice (l'ho grattata per bene lungo i bordi!).
Lo sketch di questa sfida con The Color Sisters mi sembrava proprio calzare a pennello.
Se volete partecipare questo è lo schema da seguire.
Bello vero?
Note:
In questo post ho abusato delle parole copertina e agenda.
Me ne rendo conto. Appena trovo dei sinonimi gradevoli le sostituisco.
Promesso.
Mi è stato chiesto cosa sia quella specie di timbro che appare ogni tanto nei post.
Era sul serio un timbro (anni e anni fa) che usavamo in ufficio. Poi è stato sostituito perché i riferimenti normativi non valevano più.
E quando si butta qualcosa arrivo io!
Tolta la parte gommosa e attaccato un foglietto di carta vetrata fine... ecco qua il mio distresser casalingo.
E con la carta Kraft Core funziona alla grande.
Altra domanda riguarda il Trapano da Carta.
Questo strumento (che sarà vecchio come me ma decisamente più in forma) lo adoro.
Prodotto da Balma, Capoduri & C. (quelli della famosa cucitrice Zenith e della Coccoina, per intenderci) mi permette di fare i buchetti dove voglio grazie alla fustellina in dotazione.
Purtroppo ne ho solo una e non riesco a trovarne delle altre (e se ricompro il trapanino costa un botto).
Come si usa?
Come dice il foglietto all'interno della scatolina (stupenda!) "funzionamento semplicissimo": basta appoggiare la punta dove occorre forare e, premendo, girare con moto alterno a destra e a sinistra.
È vero!
(se vi capita di trovare le fustelline fatemi un fischio. Mi raccomando!).
Leggi tutto...
Decisamente troppo pucciosa, mi era andata di traverso dopo una settimana dall'inaugurazione.
Quando poi la copertina ha avuto la bella pensata di non inserirsi bene nell'apposito rivestimento quando la richiudevo, allora ho iniziato a
Bene. L'ho cambiata.
Ecco un dettaglio della mia nuova agenda.
In effetti questa è la copertina numero due.
Si lo so... è un po' complicato.
La mia nuova agenda si chiama Inspla e, non appena è arrivata (ho preso solo il refill nella versione Mommy) mi sono data da fare per prepararle una degna copertina.
Eccola qua (a me piace tanto).
L'agenda è davvero figa, oh si! Ma ha quel ninin di ingombro...
Metterla in borsa con beauty trucchi, ombrellino, portafoglio, fuffa varia di Edoardo era proprio impossibile.
Però io, se l'agenda non me la porto dietro... mica la uso!
E allora cosa fece? (voi tutti chiederete)
Ma una seconda copertina naturalmente...
Gli anelli sono un po' grandi ora; tempo di trovarne di più piccoletti e sarà ancora migliore.
Ho omesso volutamente l'anno questa volta.
Non so se terrà botta ma vorrei farmela durare anche il prossimo.
E comunque l'aria vintage le si addice (l'ho grattata per bene lungo i bordi!).
Lo sketch di questa sfida con The Color Sisters mi sembrava proprio calzare a pennello.
Se volete partecipare questo è lo schema da seguire.
Bello vero?
Note:
In questo post ho abusato delle parole copertina e agenda.
Me ne rendo conto. Appena trovo dei sinonimi gradevoli le sostituisco.
Promesso.
Mi è stato chiesto cosa sia quella specie di timbro che appare ogni tanto nei post.
Era sul serio un timbro (anni e anni fa) che usavamo in ufficio. Poi è stato sostituito perché i riferimenti normativi non valevano più.
E quando si butta qualcosa arrivo io!
Tolta la parte gommosa e attaccato un foglietto di carta vetrata fine... ecco qua il mio distresser casalingo.
E con la carta Kraft Core funziona alla grande.
Altra domanda riguarda il Trapano da Carta.
Questo strumento (che sarà vecchio come me ma decisamente più in forma) lo adoro.
Prodotto da Balma, Capoduri & C. (quelli della famosa cucitrice Zenith e della Coccoina, per intenderci) mi permette di fare i buchetti dove voglio grazie alla fustellina in dotazione.
Purtroppo ne ho solo una e non riesco a trovarne delle altre (e se ricompro il trapanino costa un botto).
Come si usa?
Come dice il foglietto all'interno della scatolina (stupenda!) "funzionamento semplicissimo": basta appoggiare la punta dove occorre forare e, premendo, girare con moto alterno a destra e a sinistra.
È vero!
(se vi capita di trovare le fustelline fatemi un fischio. Mi raccomando!).